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CER Catalogo Europeo dei Rifiuti
 
EER 08 03 15 FANGHI DI INCHIOSTRO, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 08 03 14
08   03   15
                                          
  CAPITOLO SOTTOCAP. CODICE

Il rifiuto codice EER/CER 080315 è costituito da FANGHI DI INCHIOSTRO, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 08 03 14. Questo rifiuto rientra nel sottocapitolo 03 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI INCHIOSTRI PER STAMPA che fa parte del capitolo 08 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA.

Questo rifiuto è classificato come NON PERICOLOSO. Tuttavia, dato che si tratta di un codice a specchio (esiste cioè un codice identico per i rifiuti pericolosi), è obbligatorio eseguire una analisi di caratterizzazione per confermarne la non pericolosità. Un rifiuto, periocoloso o non pericoloso, viene classificato mediante un codice EER all’interno del Elenco Europeo dei Rifiuti.

La classificazione corretta del rifiuto, e quindi l'attribuzione del corretto codice EER, è importante, poiché determina le responsabilità dei produttori e dei gestori dei rifiuti e le modalità di gestione e di smaltimento appropriate. Le analisi chimiche di laboratorio serviranno a confermare la corretta attribuzione del codice ed individuare eventuali Caratteristiche di pericolo (Classi HP). Il laboratorio di analisi C.B.A. effettua analisi su fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 14, richiedici senza impegno un preventivo via telefono o email.


IL CODICE EER IN DETTAGLIO
Il Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) utilizza codici numerici a tre coppie di cifre per identificare in modo univoco ogni tipo di rifiuto. Questa codifica, basata sul processo produttivo di origine, permette di tracciare il rifiuto lungo l'intero ciclo di gestione. E' il produttore del rifiuto a stabilire il corretto codice EER. Questa responsabilità è definita dalla normativa (in particolare dal D. Lgs. 152/2006, il Testo Unico Ambientale). Il produttore, inteso come chi genera il rifiuto (ad esempio un'impresa, un'industria, un cantiere), è l'unico soggetto che conosce a fondo il processo che ha dato origine a quel rifiuto e, di conseguenza, le sue caratteristiche.
Spesso si usa impropriamente l'acronimo "CER" al posto di "EER" (Elenco Europeo dei Rifiuti), ma entrambi si riferiscono allo stesso sistema di classificazione.

Struttura del Codice EER
Il codice è composto da tre coppie di cifre:
  • Prima coppia: Indica il capitolo di appartenenza (la categoria generale del rifiuto).
  • Seconda coppia: Si riferisce al sottocapitolo (o sottoclasse), spesso legato al processo specifico che ha generato il rifiuto.
  • Terza coppia: Identifica il rifiuto specifico.
  • Esempio: il codice si presenta graficamente come EER/CER 08 03 15 (con spazi). Sono accettate anche notazioni con il punto (es. EER/CER 08.03.15) o senza separatore (es. EER/CER 080315). Qualsiasi altra notazione (es. 08/03/15, 08-03-15, 080.315 o 080/315) non è considerata valida.

    Pericolosità
    La pericolosità di un rifiuto è segnalata dalla presenza di un asterisco (*) alla fine del codice. Questa indicazione è determinata attraverso analisi di laboratorio che valutano il contenuto di sostanze pericolose, rispettando i limiti stabiliti dalle normative europee.


    RIFIUTI NEL SOTTOCAPITOLO 08 03 00 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI INCHIOSTRI PER STAMPA
    • 080307 Fanghi acquosi contenenti inchiostro
    • 080308 Rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro
    • 080312*Scarti di inchiostro, contenenti sostanze pericolose
    • 080313 Scarti di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 12
    • 080314*Fanghi di inchiostro, contenenti sostanze pericolose
    • 080315 Fanghi di inchiostro, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 14
    • 080316*Residui di soluzioni chimiche per incisione
    • 080317* toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose
    • 080318 Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17
    • 080319*Oli dispersi
    • 080399 Rifiuti non specificati altrimenti


    SOTTOCAPITOLI DEL CAPITOLO 08 00 00 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA
    • 080000RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA
    • 080100RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO E DELLA RIMOZIONE DI PITTURE E VERNICI
    • 080200 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI ALTRI RIVESTIMENTI (INCLUSI MATERIALI CERAMICI)
    • 080300 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI INCHIOSTRI PER STAMPA
    • 080400RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI ADESIVI E SIGILLANTI (INCLUSI I PRODOTTI IMPERMEABILIZZANTI)
    • 080500RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI ALLA VOCE 08



    Capitoli CER Catalogo Europeo dei Rifiuti
     01 

    RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI

     02 

    RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI

     03 

    RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE

     04 

    RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE

     05 

    RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE

     06 

    RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI

     07 

    RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI

     08 

    RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA

     09 

    RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA

     10 

    RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI

     11 

    RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA

     12 

    RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA

     13 

    OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (TRANNE OLI COMMESTIBILI ED OLI DI CUI AI CAPITOLI 05, 12 E 19)

     14 

    SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (TRANNE 07 E 08)

     15 

    RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI)

     16 

    RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO

     17 

    RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI)

     18 

    RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA E DI RISTORAZIONE NON DIRETTAMENTE PROVENIENTI DA TRATTAMENTO TERAPEUTICO)

     19 

    RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE

     20 

    RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA



     
    Tipologie di esami su rifiuto
     

    Analisi di caratterizzazione
    Le analisi chimiche di caratterizzazione sul tal quale servono per determinare la composizione chimica di un campione di rifiuto. Queste analisi sono utilizzate per identificare la presenza di eventuali sostanze pericolose o tossiche e per valutare i livelli di contaminazione. L'analisi di caratterizzazione è indispensabile per quei rifiuti cosiddetti a specchio, cioè quando esiste un codice EER/CER pericoloso e uno non pericoloso.

    Test di cessione
    L'analisi sull'eluato di un rifiuto (anche detto test di cessione, test di lisciviazione o leaching test) permette di valutare la stabilità e la pericolosità di un rifiuto durante la gestione e lo smaltimento. Questo test permette di determinare se un rifiuto è sicuro da gestire, se può essere riciclato o se deve essere smaltito in modo sicuro. La prova consiste in un processo di estrazione solido-liquido, lasciando il campione in immersione in un solvente (acqua distillata) tipicamente per un tempo di 24 ore. La successiva determinazione dei composti chimici rilasciati nell'eluato risultante, mira a quantificare la frazione di contaminanti solubili presenti nel campione solido. Questo test è utile per valutare il rischio ambientale associato al rifiuto, ricercando le sostanze chimiche che potrebbero andare contaminare le acque sotterranee e il suolo. Il test di cessione è richiesto in particolare per verificare l'ammissibilità del rifiuto in discarica. Ovviamente, non è possibile ottenere l'eluato di un rifiuto liquido, pertanto il test di cessione è applicabile ai soli rifiuti solidi.

    Conferma del codice EER CER
    É necessario sottoporre ad analisi ogni rifiuto per confermare la corretta attribuzione del codice EER/CER assegnato al rifiuto dal produttore dello stesso e, nel caso di rifiuti non pericolosi, escludere la presenza di sostanze che potrebbero renderlo pericoloso. A seguito delle analisi, il laboratorio rilascerà un certificato contenente un giudizio riguardo al rifiuto oggetto di indagine, indicandone la eventuale pericolosità e il codice EER/CER confermato.

    Attribuzione caratteristiche di pericolo
    Nel certificato emesso dal laboratorio per i soli rifiuti pericolosi, sulla base dei risultati analitici ottenuti, verranno indicate le caratteristiche di pericolo, dette classi di pericolosità, indicate con una sigla HP1 a HP15. Queste sono estremamente importanti per la corretta gestione dei rifiuti pericolosi nelle operazioni di trasporto e smaltimento.

    ELENCO ANALISI SU RIFIUTI

     
     
       Codici EER CER
       

     
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    Numero IT04/1086
    Certificazione SGS ISO9001