CER Catalogo Europeo dei Rifiuti |
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Capitoli CER Catalogo Europeo dei Rifiuti 01 | RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI | 02 | RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI | 03 | RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE | 04 | RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE | 05 | RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE | 06 | RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI | 07 | RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI | 08 | RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA | 09 | RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA | 10 | RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI | 11 | RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA | 12 | RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA | 13 | OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (TRANNE OLI COMMESTIBILI ED OLI DI CUI AI CAPITOLI 05, 12 E 19) | 14 | SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (TRANNE 07 E 08) | 15 | RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) | 16 | RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO | 17 | RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) | 18 | RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE (TRANNE I RIFIUTI DI CUCINA E DI RISTORAZIONE NON DIRETTAMENTE PROVENIENTI DA TRATTAMENTO TERAPEUTICO) | 19 | RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE | 20 | RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA |
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Tipologie di esami su rifiuto |
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Analisi di caratterizzazione
Le analisi chimiche di caratterizzazione sul tal quale servono per determinare la composizione chimica di un campione di rifiuto. Queste analisi sono utilizzate per identificare la presenza di eventuali sostanze pericolose o tossiche e per valutare i livelli di contaminazione. L'analisi di caratterizzazione è indispensabile per quei rifiuti cosiddetti a specchio, cioè quando esiste un codice EER/CER pericoloso e uno non pericoloso.
Test di cessione
L'analisi sull'eluato di un rifiuto (anche detto test di cessione, test di lisciviazione o leaching test) permette di valutare la stabilità e la pericolosità di un rifiuto durante la gestione e lo smaltimento. Questo test permette di determinare se un rifiuto è sicuro da gestire, se può essere riciclato o se deve essere smaltito in modo sicuro. La prova consiste in un processo di estrazione solido-liquido, lasciando il campione in immersione in un solvente (acqua distillata) tipicamente per un tempo di 24 ore. La successiva determinazione dei composti chimici rilasciati nell'eluato risultante, mira a quantificare la frazione di contaminanti solubili presenti nel campione solido. Questo test è utile per valutare il rischio ambientale associato al rifiuto, ricercando le sostanze chimiche che potrebbero andare contaminare le acque sotterranee e il suolo. Il test di cessione è richiesto in particolare per verificare l'ammissibilità del rifiuto in discarica. Ovviamente, non è possibile ottenere l'eluato di un rifiuto liquido, pertanto il test di cessione è applicabile ai soli rifiuti solidi.
Conferma del codice EER CER
É necessario sottoporre ad analisi ogni rifiuto per confermare la corretta attribuzione del codice EER/CER assegnato al rifiuto dal produttore dello stesso e, nel caso di rifiuti non pericolosi, escludere la presenza di sostanze che potrebbero renderlo pericoloso. A seguito delle analisi, il laboratorio rilascerà un certificato contenente un giudizio riguardo al rifiuto oggetto di indagine, indicandone la eventuale pericolosità e il codice EER/CER confermato.
Attribuzione caratteristiche di pericolo
Nel certificato emesso dal laboratorio per i soli rifiuti pericolosi, sulla base dei risultati analitici ottenuti, verranno indicate le caratteristiche di pericolo, dette classi di pericolosità, indicate con una sigla HP1 a HP15. Queste sono estremamente importanti per la corretta gestione dei rifiuti pericolosi nelle operazioni di trasporto e smaltimento.
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